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Gita a Montalcino: cosa c'è di interessante da fare


Qualche post fa vi parlavo dei miei propositi #perilmondo. Uno di questi è viaggiare.

Per noi viaggiare è andare alla scoperta di cose nuove che non conosciamo. Per far ciò non è necessario andare sempre in posti lontani. Possiamo viaggiare anche facendo pochi chilometri basta che ci sia qualche cosa da scoprire, da vedere e da gustare.


Noi tre andiamo in giro con questo spirito!

Con questo spirito siamo partiti alla volta di Montalcino.

Prima tappa: visita all'azienda agricola Uccelliera.
Che dire. Andrea, il proprietario, è fantastico! E anche io, che di vino non ne capisco un'acca e che sono quasi astemia, sono rimasta affascinata dalle sue parole e ho degustato il suo vino con vero interesse e piacere!

Nel pomeriggio abbiamo gironzolato un po' per Montalcino che, come ogni borgo medievale che si rispetti, ci ha regalato incontri e scorci inaspettati.



Il fascino di Montalcino, però, non si esaurisce con il solo borgo. Meritano di essere visti anche i dintorni.

In particolare l'Abbazia di S. Antimo che è talmente bella e suggestiva che lo Gnomo mi ha chiesto di fotografare anche l'interno (foto venuta malissimo perché completamente in controluce). Intanto la foto da fuori spero che renda ugualmente!



Siamo, per caso, capitati nel fine settimana della festa di S. Antimo e abbiamo assistito a una spettacolare processione aperta dalla banda musicale e dai Carabinieri in alta uniforme. Sarà stato per il vino, o magari per la stanchezza, ma a me sembrava di essere finita dentro alla favola di Pinocchio! Purtroppo le foto non sono venute perché la strada era illuminata solo da fiaccole.

La nostra gita a Montalcino si è conclusa con la visita al Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello.

Io adoro questo tipo di musei che sono una vera risorsa culturale per le persone adulte, ma soprattutto per i bambini che possono vedere da vicino i vecchi (ma non ancora antichi) arnesi dei maniscalchi, delle tessitrici, dei calzolai. Mestieri che piano piano stanno scomparendo (o che già non ci sono più) ma che fino a pochi decenni fa erano indispensabili nella vita dei nostri nonni e bisnonni.

Mettiamoci anche che lo Gnomo dentro questo museo si è esaltato perché l'allestimento era, di base, uguale a quello dei giornaletti dei puffi (giornaletti che lui adora): per ogni mestiere è stata riprodotta una bottega, gli arnesi sono tutti numerati  e con una legenda si spiega la loro funzione. Ecco, non riuscivamo più a farlo venire via!!! Il museo è rimasto aperto praticamente solo per noi!!! 

Ci siamo presi, orgogliosi, i complimenti del gestore del museo e siamo tornati a casa, felici delle nostre scoperte!

Se volete saperne di più dell'iniziativa #perilmondo andate a leggere il post di Trippando

Con questo post partecipo a Un tè nell'Armadio


Commenti

  1. Ciao da oggi ti seguo anch'io...il tuo blog è meraviglioso...davvero complimenti!!!^_^

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  2. Fantastica l'abbazia, vista credo 4 anni fa! Scorci stupendi! Lo Gnomo me lo immagino alle prese con tutte le sue grandi scoperte....bello bello.
    Bacioni, a presto :-))

    RispondiElimina
  3. Mi dispiace che non siano venute le foto della processione perché c'era veramente troppo buio!

    RispondiElimina
  4. Ottima proposta per il té del giovedì!!!
    Siamo stati sia a Montalcino che a Sant'Antimo nel 1998, uno dei primi viaggi veri in camper. Posti magnifici.
    Sant'Antimo in particolare mi è rimasto nel cuore, perché ci siamo arrivati che era quasi il tramonto e c'era una luce spettacolare. Soprattutto non c'era quasi nessuno e in questi luoghi il silenzio è d'obbligo!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche noi a S. Antimo non abbiamo trovato nessuno! E' un posto veramente magico!

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