Succede sempre, ogni anno, che qualcuno faccia un regalo sbagliato allo Gnomo.
Un regalo sbagliato per un bambino è un regalo fuori età (o in eccesso o in difetto).
L'anno scorso ci erano state regalate delle macchinine da costruire con piccolissimi mattoncini di costruzioni del tutto inadatte a un bambino di quattro anni.
Quest'anno, invece è arrivato a casa nostra un puzzle di dimensioni gigantesche ma con pezzettini piccoli piccoli adatto a bambini di età superiore agli 8 anni.
A me non piace togliere i regali di mezzo. Un regalo è un regalo e va apprezzato sempre anche se non ci piace o è poco adeguato.
Il giorno dell'Epifania abbiamo scartato e aperto il nostro puzzle e ci siamo messi a lavorare!
Dopo 10 minuti in casa c'era il delirio!
La Zia Pedagogista consigliava di togliere tutto di mezzo e di ridare la scatola allo Gnomo al raggiungimento dell'età consigliata. Mia mamma propendeva per far finire tutto nel cassonetto. Lo Gnomo pretendeva di finire di costruire il puzzle in poco, pochissimo tempo Papà e Nonno si sono defilati perché lo sanno che quando mi metto in testa una cosa è meglio lasciarmi stare ... spero che possiate immaginarvi la scena!
Io, però, ho colto la palla al balzo per spiegare un po' di cose allo Gnomo riguardo ai regali, al tempo dell'attesa e al gioco.
Prima di tutto, come ho già detto prima, un regalo è un regalo e non si butta (e non si tiene in un angolo sperduto dell'armadio per un numero infinito di anni).
Non è detto che un gioco debba cominciare e finire nell'arco di un pomeriggio. Possono volerci anche diversi giorni e può diventare un appuntamento serale fisso si possono posizionare anche solo 2 pezzi del puzzle in una sera basta che sia un momento di gioco e non un momento di frustrazione per qualche cosa che non riesce.
Prima o poi l'attesa ripaga. La soddisfazione di inserire l'ultimo tassellino sarà sempre più grande della fatica fatta per mettere gli altri 249!
Una volta spiegati questi pochi ma affatto semplici concetti allo Gnomo siamo usciti e siamo andati a comprare una cornice abbastanza grande da contenere il puzzle finito.
Abbiamo liberato il tavolo della camera da pranzo e lo abbiamo fatto diventare la nostra postazione di gioco.
Un po' alla volta, giorno dopo giorno abbiamo messo tutte le caselle al loro posto.
Vi state chiedendo se abbiamo finito?
Non ancora! Dobbiamo incollare la parte tridimensionale del puzzle. Finiremo tutto non appena mi ricorderò di comprare la colla a caldo!
wow che impresa titanica! E la soddisfazione sarà doppia al completamento del puzzle!!!
RispondiEliminaChe bravi! Queste sì che sono soddisfazioni! Attendiamo di vedere il puzzle completo!
RispondiEliminaAppena spunta un po' di sole fotografo il puzzle completo.
RispondiEliminaBrava Barbara! E' così che si fa. Anch'io ho fatto usare a mio figlio giochi che, volendo, non erano ancora adattissimi all'età, ma sotto sorveglianza. Si può fare, ma è molto faticoso e ci vuole tanta pazienza. Però, perché no?
RispondiEliminaTanto faticoso... ma se serve comunque a imparare qualche cosa, ben venga la fatica!
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