Passa ai contenuti principali

l'uso dei bottoni: come si attaccano e come non si attaccano



Quando avevo più o meno sei anni avevo a casa della mia nonna sarta un quadratino di stoffa sulla quale io attaccavo i bottoni. Era anche divertente attaccarli perché non erano tutti uguali. C'erano quelli gioiello e quelli delle camicie, quelli rivestiti in pelle e quelli rivestiti in stoffa. Alla fine il mio pezzetto di stoffa non aveva più uno spazietto libero perché io lo avevo riempito di bottoni.



Il bottone è quel piccolo oggetto, che può variare sia per dimensione che per forma.
Solitamente si usa un bottone per tenere uniti due lembi di stoffa.
Alcune volte i bottoni sono del tutto ornamentali
Fino a qui ci siamo... ma come si attaccano i bottoni?



Si potrebbe optare per un utilizzo sfrenato della colla a caldo che renderebbe l'operazione veloce e senza troppi patemi d'animo.

Lo so, alla colla a caldo è difficile resistere (faccio molta difficoltà anche io), però, anche volendo non va sempre bene!

Possiamo usare (chiudendo un occhio) la colla a caldo se il bottone ha una funzione puramente decorativa, ma non possiamo usarla se si vogliono tenere uniti due lembi di stoffa: in questo caso il bottoni ha bisogno di essere mobile sulla stoffa. In questi casi occorre proprio usare ago e filo.

E allora come si fa?
Prima di tutto occorre scegliere il filo giusto. Il colore del filo deve essere il più possibile uguale al colore della stoffa. 
Una volta scelto il filo, prendiamo l'ago e il bottone e cominciamo....


Così si attacca un bottone piatto


Ripetiamo questo passaggio almeno quattro volte a incrocio.


Facciamo passare due volte il filo a cappio intorno al bottone e poi tagliamo il filo.

Per quanto riguarda i bottoni bombati (gioiello) procediamo così


Ripetere i passaggi 2 e 3 almeno cinque volte.

Commenti

  1. Che carino questo post! Lo condivido sulla pagina fb del mio amico Giorgio Gallavotti, (direttore del Museo del Bottone di Santarcangelo di Romagna)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per la condivisione. Ora rispondo a Cartacanta che mi sembra abbia una idea limitata sul bottone in generale.
      Come si cuce va bene.

      Elimina
  2. Grazie Pollon! Grazie anche a Giorgio Gallavotti per essere passato di qui!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Salve Cartacanta lo sai che i bottoni sono stati in tutti i posti del mondo ? Nei palazzi dove si decidevano i destini dei popoli; nelle carceri dove venivano martoriati i detenuti;
      IL BOTTONE E' IN GRADO DI RACCONTARE LA STORIA DELL' UMANITA'
      Il bottone non serve solo per unire due lembi di stoffa o per guarnizone. Pensa vi sono i bottoni di:
      ostentazio-comunicazione-seduzione-provocazione-erotico-gossip-lutto-cotrabbandiere-superstizione e poi quello virtuale e psicologico dei rapporti fra uomini e donne.
      Per saperne di più fa un saltino al Museo aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica 10-12 15-18 e fra poco anche la sera 21-23.30 Ingresso e guida gratuita.
      Ciao il tuo post è veramente carino e simpatico.

      Elimina
    2. Grazie per le precisazioni! Se abitassi vicino a Santarcangelo verrei di sicuro a visitare il Museo, ma da Roma è un po' distante!!
      I bottoni a cui faccio riferimento io sono quelli di uso comune, quelli delle camicie e dei cappotti.

      Elimina
  3. Interessante questo corso semi-serio di cucito. Alla prossima lezione! =)
    Daniela

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie per essere passato di qua e aver lasciato un commento

Post popolari in questo blog

Premiazione di fine anno: come realizzare una coccarda in carta crespa

Domani sarà per l'ometto l'ultimo giorno di scuola. La fine di questo primo anno alla scuola primaria. Un anno scolastico pieno, intenso, fatto di impegno di compiti di scoperte e di prime responsabilità. A settembre era un piccolo bambino spaurito con uno zaino quasi più grande di lui, che non sapeva né leggere né scrivere. Oggi è un bel ragazzino molto più sicuro, che ha acquisito molta autonomia e che legge e scrive benissimo da solo. E insieme a lui tutti i suoi compagni di scuola. E così noi genitori abbiamo deciso di premiare gli sforzi dei nostri bambini con una colorata ghirlanda di carta crespa. Per ammortizzare la spesa di dover comprare 19 coccarde uguali e perché, diciamolo pure, a me piace impelagarmi in queste cose, le coccarde le ho realizzate io. Come? Ora ve lo spiego. Materiali occorrenti: carta crespa colorata basi piccole per spille cartone pressato colla a caldo 19 tondini di carta con su stampato il n. 1 Io ho comprato la carta crespa già

le asole per finta:ovvero come far credere che a chiudere sia un bottone

Fare un'asola fatta tipo quelle delle giacche (per intenderci) è veramente difficile. Alla mia nonna sarta , ad esempio, mai e poi mai verrebbe in mente di mettersi a fare un asola di questo tipo: finché ha avuto la sua ricamatrice di fiducia ha sempre dato a lei il lavoro.

decorazioni per Pasqua: cestino porta uova in feltro

Ho una casa in subbuglio, il trasloco è alle porte, ma io di stare con le mani in mano proprio non ci riesco! E poi anche Pasqua si avvicina e anche nel marasma scatoloni - cose da buttare - cose da lavare non vogliamo preparare almeno una piccola decorazione ? Una macchia di colore nel caos?

Il Gufo pasticcione

Il gufo è uno degli anomali che a me piacciono di più. Misateriosa creatura della notte, è da sempre sinonimo di saggezza. In molte delle culure antiche il gufo è considerato una figuras magica. Ad esempio, i nativi americani associavano il significato del gufo alla saggezza e al fatto di essere il guardiano di tutti i tipi di saperi. Questo si deve al fatto che questo uccello è un grande combattente contro le condizioni avverse del clima, ma soprattutto riesce a vedere di notte. In epoca medioevale nel centro Europa si diceva che questi animali fossero in realtà streghe e maghi. Da quel momento si considera questo animale come parte della famiglia delle streghe. E visto che io, di fatto, sono una strega saggia, ho deciso di realizzare un piccolo gufo da appendere al pomello di un cassetto della mia postazione craft. Ora vi racconto anche come ho fatto. Ho preso: una rondella di legno bianca (comprata chissà dove),  2 occhietti mobili 1 filo di corda giallo (di quelli che chiudono l