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Arlecchino ... e il suo cappello



Originario di Bergamo, Arlecchino è una fra le più antiche maschere italiane. 

Già nel XVI secolo  è la maschera più popolare del Teatro dell'Arte italiano. 
Il suo vestito inizialmente tutto bianco, con il tempo e grazie a rattoppi colorati con pezzi di stoffa di ogni genere, è diventato come lo conosciamo oggi ed è composto da una giuba, da un paio di pantaloni, un cappello, una borsa di cuoio legata alla cintura e una spatola di legno (batocio). 
Ha un carattere esuberante e rappresenta un servo scaltro che cerca di spillare quattrini a padronia avari e stupidi.

La legenda del suo costume è bella e commovente (a me la lacrimuccia è scappata)

La leggenda del costume di Arlecchino
C’era una volta un bambino chiamato Arlecchino, molto povero. Viveva con la mamma in una casetta, andava a scuola e per carnevale la sua maestra organizzò una festa. Propose ai bambini della scuola di vestirsi in maschera. I bambini accolsero l’idea con entusiasmo, soltanto Arlecchino non partecipava a questa gioia, perché sapeva che sua mamma era povera. Ai bambini dispiacque vedere Arlecchino tanto triste, così decisero di portare alla sua mamma un pezzetto di stoffa dei loro costumi colorati. La mamma ne fece un abito. Al mattino Arlecchino trovò un abito di tanti colori diversi. Alla festa era lui la maschera più bella e più festeggiata.

E tutto questo grazie all’aiuto che i suoi compagni gli avevano dato.

E ora veniamo al lavoro dello Gnomo: un cappello collage tutto colorato!!!


Per realizzarla abbiamo usato:
  • cartoncino
  • colla liquida
  • avanzi di panno lenci colorato

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