Piove e fa freddo e mi sono ritrovata tutta la mattina a casa con lo Gnometto (che non va al nido perchè tanto fra mamma e nonni ...). Così da un'iniziale opera di distruzione della cucina, in particolare della macchina del gas, sono riuscita, senza troppe urla e discorsi di disapprovazione, a portarlo in quel che resta della camera da pranzo per farlo giocare con la pasta di sale e le formine. Non so come mai ma è un gioco che lo tiene impegnato per molto tempo. Il gioco consiste nel: creare la formina, annusarla, spalmarla sulle guance e sui capelli e poi rimpastarla. Sempre meglio che armeggiare con i fornelli seduto sopra alla lavatrice! Ma quando torna il bel tempo? Pretendo troppo sce chiedo un paio d'ore di sole al mattino?
Domani sarà per l'ometto l'ultimo giorno di scuola. La fine di questo primo anno alla scuola primaria. Un anno scolastico pieno, intenso, fatto di impegno di compiti di scoperte e di prime responsabilità. A settembre era un piccolo bambino spaurito con uno zaino quasi più grande di lui, che non sapeva né leggere né scrivere. Oggi è un bel ragazzino molto più sicuro, che ha acquisito molta autonomia e che legge e scrive benissimo da solo. E insieme a lui tutti i suoi compagni di scuola. E così noi genitori abbiamo deciso di premiare gli sforzi dei nostri bambini con una colorata ghirlanda di carta crespa. Per ammortizzare la spesa di dover comprare 19 coccarde uguali e perché, diciamolo pure, a me piace impelagarmi in queste cose, le coccarde le ho realizzate io. Come? Ora ve lo spiego. Materiali occorrenti: carta crespa colorata basi piccole per spille cartone pressato colla a caldo 19 tondini di carta con su stampato il n. 1 Io ho comprato la carta crespa già...
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